«In principio Dio creò il Cielo e la terra. Ora la terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque. Dio disse: 'Sia la luce!'. E la luce fu. Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre e chiamò la luce giorno e le tenebre notte». (Gen I 1-5). Stando a questi primi versetti della Genesi, le tenebre hanno preceduto la luce. Esse avvilupparono la terra quando era ancora priva di ogni essere vivente e l'apparizione della luce era una condizione obbligata affinché la vita potesse fare la sua comparsa: Fiat Lux! ("Sia luce!", Gen 1-3) Per la Bibbia, o almeno per il primo racconto della Creazione, il nero ha dunque preceduto ogni altro colore. È il colore primigenio, ma anche quello che fin dall'origine possiede uno statuto negativo: nel nero, nessuna vita è possibile, la luce è buona, le tenebre no. Per il simbolismo dei colori, il nero appare già, dopo solo cinque versetti, vuoto e mortifero. (M. Pastoureau - Nero storia di un colore, p. 20)
Conosci te stesso. Mosaico funebre
trovato lungo la via Appia (San Gregorio),
inizio del III secolo d.C.
Roma, Museo Nazionale Romano alle Terme.
Il colore nero associato all'immagine di un teschio o di uno scheletro è già, nell'iconografia romana di epoca imperiale, un attributo obbligato della morte. Lo resterà fino ai giorni nostri.
Statua di una Danaide dagli occhi dipinti.
Napoli, Museo archeologico nazionale
A Roma la moda delle colonne e delle statue in marmo nero, importato dalle isole greche di Chios e di Melos, comincia nel I secolo a.C. A volte questo marmo è detto luculliano, dal nome del console Lucullo che per primo ne fece ampio uso nella sua villa romana.
Gatti neri in processione.
Miniatura di un bestiario inglese della metà del XIII secolo.
Oxford, The Bodleian Library,
Ms. Bodley 533 fol. 13
Sino alla fine del XIV secolo, il gatto viene spesso considerato un animale furbo e inquietante, in particolare il gatto nero, che rientra a pieno titolo nel bestiario del Diavolo. In seguito, quando ci si rende conto che il gatto è più utile della donnola per dare la caccia ai topi e ratti, ottiene il diritto di entrare nelle case e a poco a poco diventa il compagno familiare che noi conosciamo.
Ritratto di Savonarola (1524)
Moretto da Brescia
olio su tela, cm. 74x66
Verona, Museo di Castelvecchio.
Predicatore rigorista e lugubre profeta, il frate domenicano Girolamo Savonarola (1452-1498) instaura a Firenze la repubblica ed esercita di fatto per quattro anni (1494-1498) una dittatura predicando con fervore la riforma dei costumi così come più tardi faranno i grandi riformatori protestanti: condanna del lusso, delle feste e dei giochi, rogo di libri e di opere d'arte, obbligo per tutti di indossare abiti scuri e severi.
Nel 1245 Domenico di Guzman fonda i frati neri, i domenicani, che in seguito all'istituzione dell'Inquisizione spagnola (1478) ne saranno messi a capo.
Il percorso che porta all'associazione nero-potere passa per le tonache dei sacerdoti, dei benedettini e dei domenicani tinte di nero distintivo di una classe, di un ordine, di una casta, di un potere collettivo, o comunque conferito e riconosciuto da una collettività. (M. Surace - Neo la religione di un colore e i suoi fedeli laici, p. 21)
Ritratto di René d'Anjou (1475 circa)
Dittico dei Matheron
Nicolas Froment
Parigi, Musée du Louvre
René d'Anjou, principe, poeta e colto mecenate, cambia spesso i colori della sua livrea nel corso della sua lunga vita (1409-1480), ma il nero non manca mai, sia che venga utilizzato da solo, sia che venga associato al bianco e/o al grigio.
Uomo dal guanto (1523 circa)
Tiziano Vecellio
olio su tela; cm. 100x89
Parigi, Louvre
«Sebbene il colore nero sia e appaia triste, esso ha grande dignità e condizione; e per questo borghesi e mercanti, uomini e donne, ne sono riccamente abbigliati. Al presente stato delle cose, questo colore è il più richiesto per gli abiti a cagione della semplicità che è in esso, ma se ne fa un uso fuor di misura [...] al punto che si trovano tessuti neri di così fine fattura che costano come gli scarlatti». (Sicile - Blason des coleurs, 1450)
Interno di un tempio (1660 circa)
Emanuel de Witte
La pittura olandese del XVII secolo mostra spesso templi privi di qualsiasi immagine e di qualsiasi colore, così come aveva prescritto Calvino nel secolo precedente: «Il più bell'ornamento del tempio deve essere la parola di Dio».
Portrait d'un artiste dans son atelier (1812)
Attribuito a Théodore Géricault
Paris, Musée du Louvre
Nel XIX secolo, due attributi accompagnano spesso la rappresentazione dell'artista o del poeta romantico: un abito nero e una postura malinconica. Il corpo è più o meno reclinato, il gomito piegato e la mano è appoggiata sulla tempia, la guancia o la fronte, nell'atteggiamento caratteristico dei personaggi sofferenti o tormentati che si incontra già nell'iconografia antica e medioevale.
Les pavés (1932) - foto
Brassaï
Parigi, Musée national d'Art moderne.
Il selciato di Parigi
Tra le grandi capitali europee, Parigi non è certo la più nera. Ma colta di notte dalle fotografie di Brassaï mostra, sotto la pioggia e alla luce della luna, una sorta di bellezza tenebrosa.
La partita a scacchi tra Antonius e La Morte. La Morte muove i neri.
Il volto della morte
Il vero eroe del "Settimo sigillo" (titolo originale Det sjunde inseglet), film del 1957, trasposizione cinematografica della pièce teatrale Pittura su legno (Trämålning) che lo stesso Bergman aveva scritto nel 1955 per la sua compagnia di attori teatrali, capolavoro di Ingmar Bergman, è la Morte.
Nella Svezia del XIV secolo, devastata dalla peste nera, la Morte viene a cercare un cavaliere di ritorno dalle crociate. Per ritardare la fine, quest'ultimo le propone una partita a scacchi.
Il dottor Chicogneau, decano dell'università di Montpellier,
inviato a Marsiglia nel 1720 per lottare contro la peste.
Incisione anonima colorata, 1725 circa.
LA PESTE NEL XVIII SECOLO
L'espressione «peste nera» designa di solito la grande epidemia che colpì l'Europa tra il 1346 e il 1350 uccidendo quasi un terzo dei suoi abitanti. Ma tutte le pesti sono poste sotto il segno del colore nero. E' il caso di quella, particolarmente drammatica, che imperversò a Marsiglia nel 1720.
BIBLIOGRAFIA
- Michel Pastoureau - NERO storia di un colore - Ed. Ponte Alle Grazie, 2008
- Mariangela Surace - NERO la religione di un colore e i suoi fedeli laici - Ed. Castelvecchi, 2000
etichette di moda
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.