
DIESEL usa una comunicazione che è sempre dirompente, che muta di continuo, radicale, che deve colpire il consumatore; è una comunicazione che si basa soprattutto sull'immagine ed è sempre in inglese, e quasi sempre riferita a un background americano.
Qui la pubblicità del 2011che ha creato polemiche in America sul mondo universitario “Law and Dis-Order” come titola il New York Post in uno dei suoi classici giochi di parole: tra il telefilm di avvocati più famoso di New York e la Diesel, il brand italiano anche negli USA vero cult.
La Brooklyn Law of School, la gloriosa scuola di giurisprudenza, ha affittato le sue aule e i suoi uffici alla maison di Renzo Rosso, nota per la verità per i suoi spot pregiudicati. Ma le performance dei modelli e delle modelle, tutti e tutte molto ma molto svestiti, stanno gettando ora nello scandalo il glorioso istituto. “Ci aspettavamo uno spot per i jeans, non pensavamo alla pubblicità dell’intimo”.
Per la campagna 2009 Diesel usa tutta la sua creatività, l'humor, l'audacia del brand.
Qui la campagna dell'Autunno-Inverno 1999 (relastivo alla stagione Primavera-Estate 2000) "Luxury of Dirt", con uno stile pubblicitario americano anni '50, che richiama un pò il mondo della musica country e del cinema.
Sullo sfondo le fiamme sono rosse e bianche nelle parti più luminose, come una parete di fuoco. I volti sono regolari. Il volto a sinistra ha gli occhi socchiusi, appare anche una mano e qualcosa che potrebbe essere un fiore accostato alle labbra. Il corpo a destra mostra le spalle e un braccio, nudi, con la mano che sostiene il viso. L'immagine della figura è occupata da un vecchio divano in legno e cuoio scuri, borchie ornamentali, con cuscini rosso-violaceo (un colore che accomuna molti elementi figurali: lo sfondo, i cuscini, i disegni sulla coperta, la bevanda nel bicchiere, i loghi) di tessuti diversi, una coperta piegata sullo schienale, sul divano una ragazza distesa sul fianco sinistro, scalza, vestita coi jeans scuri e una canottiera scura. La mano sinistra della ragazza tocca un bicchiere da vino rosso, appoggiato sul pavimento. Dietro al divano a destra di chi guarda due grandi candelieri da chiesa con due candele parzialmente consumate. A sinistra un altro simile e parte di un mobile. Il pavimento in mattoni un pò sconessi.

Il brand più irriverente torna a comunicare la collezione primavera estate 2010 in un modo davvero insolito decisamente fuori dai canoni, proponendo una vera e propria filosofia di vita con tanto di manifesto e “comandamenti” per vivere una vita totalmente “STUPIDA” e trovare la strada per il SUCCESSFUL LIVING. Una esortazione, a rivalutare la stupidità nei suoi aspetti positivi, tra cui l'inclinazione al coraggio che accomuna coloro che si dimostrano meno riflessivi ma più inclini a buttarsi nella mischia. Più creativi, dunque, per azioni anticonvenzionali.
Il classico logo rosso Diesel fa il suo ritorno per siglare e celebrare come “Be Stupid” sia la via giusta per avere successo nella vita.
“Stufo di sentirti dire che tutte le tue buone idee sono “stupide”? Bene, ci sono grandi notizie per te: non c’è niente di stupido nell’essere stupido. Dopo tutto, Diesel è stato stupido abbastanza da pensare di vendere jeans nuovi che sembravano già usati – e guarda che risultato! Quando qualcuno dice “non fare lo stupido”, quello che vuole dire davvero è: “Non divertirti. Non osare. Non provocare. Seppellisci il tuo senso dell’umorismo. Fai il serio.” Stupido è l'alternativa liberatoria all'essere noioso da morire (i cosidetti "intelligenti"). Stupido è avere il coraggio di rischiare e credere nel nuovo e nell'innovativo, anche se può essere "pericoloso".
Qui Marlon Teixeira, giovane modello brasiliano (ha19 anni), testimonial dell'ultima fragranza maschile lanciata da Diesel "Fuel for Life" (giugno 2011).
Si racconta di un episodio, che ha visto protagonista l'imprenditore Renzo Rosso che è l'anima di DIESEL, che forse meglio di altre parole descrive il personaggio .
Renzo Rosso stava facendo un colloquio a un giovane che aveva ottimi titoli: laureato a pieni voti presso una prestigiosa università straniera, master, buon curriculum lavorativo, bella presenza, eccetera.Sembrava che stesse andando tutto alla grande quando, di botto, ecco che Rosso gli spara questa domanda: " Se io ti assumo e ti dico che ti devi mettere l'orecchino, tu lo metti?"
Il ragazzo cambia all’istante espressione, è stato preso di sorpresa, ma pare riprendere subito il controllo, abbozza un sorrisetto di circostanza e risponde non troppo convinto: “Beh sì perché no.”
E’ stata la sua condanna a morte: SCARTATO! L’intervistatore chiese a Renzo Rosso: “Ma perché lo hai scartato? Sembrava un elemento in gamba, aveva tutte le carte in regola.”
La risposta che Rosso gli diede fu questa (non sono le parole esattissime, ma il senso era proprio questo): “Perché una persona del genere è uno con poco carattere, un leccaculo, e nella Diesel non ho bisogno di questa gente.”
Dalla campagna della collezione Denim 2010-2011
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DIESEL (sito internet)
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