giovedì 26 dicembre 2013

Vecchio Frack - Domenico Modugno E I Fumetti Di Berardi&milazzo; - Etichette Di Moda





 

immagini tratte da "Fantasticheria"

di Giancarlo Berardi e Ivo Milazzo

(Albi Orient Express - Edizioni L'Isola Trovata) - marzo 1987






Domenico Modugno in frack
nel film "Appuntamento ad Ischia" di Mario Mattioli, del 1960




"Vecchio frack" (1955) è una delle espressioni più elevate della produzione di Domenico Modugno. Indimenticabile l'esecuzione dal vivo dell'artista che si accompagnava con la sola chitarra, suonando le corde con il pollice per rendere il suono più morbido.


L'ispirazione per questa ballata lirica e raffinata, che ricorda lo stile degli chansonnier francesi, è legata a un fatto di cronaca: il suicidio (nel novembre del 1954) del Principe Raimondo Lanza di Trabia, un trentenne della nobiltà romana.


Uomo di grande eleganza, era stato a lungo fidanzato con Susanna Agnelli e, in seguito, rapito dallo splendore dell'attrice Olga Villi al San Domenico di Taormina, se ne innamorò e la sposò, per poi gettarsi dalla finestra del proprio palazzo di via Sistina a Roma pochi mesi dopo il matrimonio.






Modugno con questa canzone ebbe i primi problemi con la censura per il verso "Adieu, adieu, adieu, addio al mondo, ai ricordi del passato, ad un sogno mai sognato, ad un attimo d'amore che mai più ritornerà" che fu trasformato in "ad un abito da sposa primo ed ultimo suo amor" poiché la commissione di censura sosteneva che le parole alludessero a contatti fisici che erano da considerarsi immorali. Nelle versioni successive Modugno cantò sempre la versione originale. Inoltre in uno dei primi versi all'inizio della canzone la versione originale era "chi mai sarà quell'uomo in frac", poi trasformata in "di chi sarà quel vecchio frac" per dissimulare il tema del suicidio, evitando di sottolineare il contrasto tra l'uomo in frac e il vecchio frac che galleggia da solo sotto i ponti nel finale della canzone.





Questa è una canzone "eterna", che io ovviamente ho ascoltato per la prima volta solo alla fine degli anni Sessanta, per poi capirla e analizzarla nel testo solo in anni successivi. E' una canzone che, ancora di più ora, si tinge di malinconia, perché il primo ascolto di queste note fu certamente assieme ai miei genitori, che ora non vi sono più. Sono note che erano a loro gradite, piene di poesia, di una precisa rappresentazione dell'uomo "ha un cilindro per capppello / due diamanti per gemelli / un bastone di cristallo / la gardenia nell'occhiello / e sul candido gilet / un papillon, un papillon di seta blu". Oggi vi è, miei letttori, anche il mio interesse di chi occupandosi di moda scompone la descrizione del testo analizzando quell'abbigliamento, purtroppo inconsueto ai nostri giorni, di un signore elegante.





by J.C. Leyendecker (1911)






Testo "Vecchio Frack"


E' giunta mezzanotte si spengono i rumori

si spegne anche l'insegna

di quell'ultimo caffè

le strade son deserte

deserte e silenziose,

un'ultima carrozza,

cigolando se ne và.



Il fiume scorre lento

frusciando sotto i ponti

la luna splende in cielo

dorme tutta la città

solo và un'uomo in frack.



Ha il cilindro per cappello

due diamanti per gemelli

un bastone di cristallo

la gardenia nell'occhiello

e sul candido gilet

un papillon,

un papillon di seta blu

s'avvicina lentamente

con incedere elegante

ha l'aspetto trasognato

malinconico ed assente

non si sa da dove vien

ne dove và

chi mai sarà

quell'uomo in frack.



Buon nuite bonne nuite

Buon nuite bonne nuite



Buona notte

va dicendo ad ogni cosa

ai fanali illuminati

ad un gatto innamorato

che randagio se ne va.



(musica, fischiettando)



E' giunta ormai l'aurora

si spengono i fanali

si sveglia a poco a poco

tutta quanta la città

la luna s'è incantata

sorpresa ed impallidita

pian piano

scolorandosi nel cielo sparirà

sbadiglia una finestra

sul fiume silenzioso

e nella luce bianca

galleggiando se ne va

un cilindro

un fiore e un frack.



Galleggiando dolcemente

e lasciandosi cullare

se ne scende lentamente

sotto i ponti verso il mare

verso il mare se ne và

chi mai sarà, chi mai sarà

quell'uomo in frack.



Adieu adieu adieu adieu

addio al mondo

ai ricordi del passato

ad un sogno mai sognato

ad un'attimo d'amore

che mai più ritornerà.





(musica, fischiettando)



-------

Frac (Frack) - dall’inglese froc-coat, riproducente a sua volta la parola francese froc, che anticamente indicava un abito da frate.

 
Vestito maschile, oggi esclusivamente per occasioni molto formali, con giacca corta fino alla vita, sul davanti, e che si prolunga dietro in due falde lunghe dette “code”. Derivato dalla marsina settecentesca, con cui in Italia è noto anche con questo nome. Il frac entrò nell'uso verso la metà del sec. XIX. Nell’area anglosassone un termine usato per definire il frac è tail coat, “abito a coda”.






© Riproduzione riservata


Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.