giovedì 19 dicembre 2013

Vincent Van Gogh: I Tessitori (serie Di Disegni E Dipinti, 1883-84) - Etichette Di Moda



Durante il periodo dicembre 1883- agosto 1884 van Gogh dipinse dieci dipinti e sedici disegni di tessitori a penna o acquarello.


Una volta giunto nel villaggio di Nuenen (allora contava poco più di duemila abitanti), van Gogh iniziò subito a dedicarsi al tema dei tessitori. Malgrado il processo di crescente industrializzazione del settore tessile nella regione del nord Brabante [1], nella seconda metà dell'Ottocento erano ancora in molti che, a Nuenen più che nel resto del Brabante, continuavano a tessere in casa. 


A quel tempo i tessitori non erano un soggetto pittorico e, come osservò van Gogh, non comparivano nemmeno nelle riviste illustrate. La sua grande collezione di incisioni conteneva una sola stampa di argomento simile, una casetta di tessitore, pubblicata  nell' «Illustration» del 10 settembre 1881 e tratta da un disegno di Ryckebusch, il cui titolo non concedeva nulla all'immaginazione: «Attività che stanno scomparendo: il tessitore»


All'inizio si concentrò a Nuenen sui tessitori che faticavano penosamente nelle loro capanne oscure per le fabbriche di Eindhoven, la città vicina. Era già imminente l'inverno ed egli si sentiva a proprio agio tra di loro e tra gli uomini e le donne che avvolgevano il filato. «Conosci disegni di tessitori? Io ne conosco ben pochi», scrisse a Theo il 2 gennaio 1884 (lettera 422/351). Qui probabilmente van Gogh si riferisce a van Rappard che aveva disegnato e dipinto un tessitore l'anno precedente nel Drenthe. I tessitori e i loro telai occuparono van Gogh fino all'agosto del 1884.


Nella lettera del 2 gennaio 1884, scrisse a Theo «Fin'ora ho fatto su di loro tre acquarelli». Ma quali fossero esattamente, è difficile da accertare. Datare i disegni dei tessitori è estremamente difficile perché, tranne qualche rara eccezione, le lettere non aiutano molto a una loro precisa identificazione. E' possibile stabilire un certo ordine cronologico dal grado di accuratezza con la quale van Gogh raffigura i telai, ma anche così bisogna procedere con prudenza. Da un lato si può infatti constatare che van Gogh comprese un po' alla volta il funzionamento complesso di questi telai, ma d'altro canto è pur vero che in nessun disegno riuscì a riprodurre la macchina in modo del tutto corretto.   


Vincent van Gogh "Tessitore, rivolto a destra", Autunno 1883-84
 Otterlo, Rijksmuseum Kröller-Müller
matita, acquarello e inchiostro su carta vergata, cm. 32,6 x 45,2





Vincent van Gogh "Tessitore, rivolto a sinistra", Inverno 1883-84
Amsterdam, Rijksmuseum Vincent van Gogh
matita, acquarello e inchiostro su carta vergata, cm. 35,7 x 45,2 




Vincent van Gogh "Tessitore, rivolto a destra", Inverno 1883-84
Parigi, Musée du Louvre
acquarello, cm. 32 x 47 




Vincent van Gogh "Tessitore, rivolto a destra", Inverno 1883-84
Otterlo, Rijksmuseum Kröller-Müller
matita, gessetto e inchiostro su carta velina, cm. 24,5 x 33,5




Vincent van Gogh "Tessitore con un bambino sul seggiolone", 1884
Amsterdam, van Gogh Museum
matita, penna in inchiostro bruno, rafforzata con acquarello opaco
su carta tessuto, cm. 32 x 40


La scena è stata ispirata dal romanzo Silas Marner di George Eliot, in cui un tessitore sfortunato trova la felicità solo quando il bambino entra nella sua vita.




Vincent van Gogh "Tessitore che prepara il telaio", 1884
 Otterlo, Rijksmuseum Kröller-Müller
matita, penna, inchiostro nero (sbiadito in marrone), acquarello opaco
bianco su carta velina, cm. 27,1 x 39,8 


Per questo disegno a penna ed inchiostro, van Gogh lavorò su uno studio preliminare a matiita. Si concentrò soprattutto sull'effetto della luce che filtrava nella piccola stanza. Come è evidente in molti punti, colllocò abilmente le parti più scure contro quelle più chiare. Ricoprì gran parte del disegno con numerose linee tratteggiate, rendendo così la composizione simile a un'incisione o ad una stampa. Con un pennello applicò l'acquarello al fondo, alla parte alta del soffitto, nell'angolo della stanza a destra e sul telaio. Usò acquarello bianco opaco per gli accenni minimi come nello sgabello, nelle maniche dell'abito, nello zoccolo (sabot) del tessitore e nella bacinella del fondo. Il telaio, che risale al 1730, è un complesso riprodotto con relativa esattezza. Il tessitore sta sistemando l'ordito, il subbio è nella posizione giusta, ma nemmeno qui van Gogh è riuscito a rendere chiaramente il meccanismo dello scorrimento e avvolgimento del tessuto.


Lo stile di questo disegno è strettamente collegato a "Tessitore con un bambino sul seggiolone", realizzato parecchi mesi prima, tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio del 1884 (è basato su un dipinto andato perduto). 
       
La lettera del 2 gennaio 1884 prosegue: «Questa gente è difficile da disegnare perché le stanze sono piccole e non è possibile arretrare abbastanza per disegnare il telaio, e credo che questa sia la ragione per cui i tentativi di dipingerli sovente non riescono. Qui tuttavia, ho trovato una stanza nella quale ci sono due telai e dove si può fare.




Vincent van Gogh "Tessitore, interno con tre finestre", Primavera 1884
Amsterdam, Rijksmuseum Vincent van Gogh
matita, acquarello e inchiostro su carta vergata, cm. 35,5 x 44,6




Vincent van Gogh "Tessitore, rivolto a destra", Febbraio 1884
olio su tela su pannello, cm. 37 x 45 




Vincent Van Gogh "Tessitore al telaio", 1884
Otterlo, Rijksmuseum Kröller-Müller
olio su tela, cm 64 x 80


«Caro Theo,
Tanti auguri per il tuo compleanno.
Sto già aspettando ansiosamente la tua prosima lettera.
Quanto al lavoro, sto lavorando ad un quadro grande di un tessitore col telaio visto di fronte - la figuretta si staglia scura contro la parete bianca. Al tempo stesso ne sto continuando un altro, che iniziai l'inverno scorso - un telaio a cui si sta tessendo un drappo rosso; in questo il telaio è visto di scorcio.
...Questi telai mi costeranno ancora molto lavoro duro, ma in realtà sono cose tanto splendide, tutto quel legno di quercia di contro al muro grigiastro, che penso sia indubbiamente una buona cosa che una volta tanto vengano dipinti. Bisogna renderli però in modo che il colore e la tonalità armonizzino con altri quadri olandesi...
Li ho visti tessere di sera al chiarore della lampada, che crea degli effetti che richiamano molto Rembrand. Oggi si servono di un tipo di lampada sospesa ma da uno dei tessitori mi sono procurato una piccola lampada come quella che c'è, ad esempio, ne "La Veillée" di Millet. Una volta era con queste che lavoravano.
L'altro giorno ho visto delle stoffe colorate, tessute di sera; ti porterò a vedere i tessitori quando verrai qua. Quando li vidi, stavano sistemando la trama, di modo che vedevo le figure curve e scure, spiccanti contro la luce ed il colore della stoffa, le grandi ombre dei listelli e delle travi del telaio sulle pareti bianche.
Addio, scrivimi presto se puoi.


Sinceramente tuo, Vincent»


LETTERA N. 367, VINCENT VAN GOGH AL FRATELLO THEO




Vincent van Gogh "Tessitore", Aprile-Maggio 1884
Otterlo, Rijksmuseum Kröller-Müller
olio su tela, cm. 70 x 85




Vincent van Gogh "Tessitore, con vista della Torre di Nuenen
attraverso una finestra", 1884
München, Bayerische Staatsgemaldesammlungen
olio su tela, cm. 68 x 93










Vincent van Gogh "Uomo che avvoge il filo", Primavera 1884
Amsterdam, Rijksmuseum Vincent van Gogh
acquarello su carta vergata, cm. 44 x 34





[1] Brabante è il nome di alcune entità amministrative dei Paesi Bassi, che ora si divide fra l'attuale provincia olandese del Nord Brabante e le tre province belghe di Anversa, Brabante Vallone e Brabante Fiammingo, oltre alla Regione di Bruxelles Capitale. Nuenen è situata nella provincia del Brabante Settentrionale, vicino alla città di Eindhoven.


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E' evidente che i tessitori godevano di tutta la sua simpatia, che a quel tempo erano tra gli artigiani più poveri e meno considerati; pensava che gli artisti li avessero trascurati. Il soggetto, però, contrariamente a quanto credeva van Gogh, non era affatto nuovo: nei dipinti olandesi del Seicento e del Settecento i tessitori sono un motivo molto comune, e in molti paesi europei erano stati considerati abilissimi artigiani, detentori di una propria cultura. La rivoluzione industriale aveva rapidamente cambiato questa situazione e i poveri e sfruttati che erano apparsi a van Gogh quasi come 'sonnanboli', come scrisse, anche se non fu la loro povertà a scuscitare all'inizio il suo interesse.


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